Intervento dell’avv.to Claudio Vinci pubblicato da parte di La Repubblica, La Stampa e Borsa Italiana in ordine al DL Salva Casa

Nel recente panorama normativa sicuramente merita un approfondimento il Decreto Legge 69/2024, (c.d. decreto salva casa) in vigore dal 30 Maggio 2024. Le misure contenute nel decreto, sono volte a semplificare le disposizioni in materia di edilizia e urbanistica, anche al fine di far fronte al crescente fabbisogno abitativo, supportando allo stesso tempo gli obiettivi di recupero del patrimonio edilizio esistente e di riduzione del consumo del suolo; rilanciare il mercato della compravendita immobiliare, anche nell’ottica di stimolare un andamento positivo dei valori dei beni immobili; consentire il recupero e la rigenerazione edilizia, anche mediante la regolarizzazione delle c.d. lievi difformità edilizie, al fine di salvaguardare l’interesse pubblico alla celere circolazione dei beni”. È quanto dichiara in una nota l’avvocato cassazionista Claudio Vinci, esperto in materia di appalti.

Si tratta – spiega Vinci – di misure finalizzate anche a tutelare il legittimo affidamento dei proprietari che, avendo legittimamente acquistato immobili in assenza di irregolarità risultanti da atti pubblici, si trovano nell’impossibilità di alienare i propri immobili, in forza della normativa sopravvenuta.Si tratta di un intento lodevole del legislatore nazionale che tramite il reperimento di risorse dalle attività di regolarizzazione degli immobili abusivi consentirà ai Comuni di potere intervenire su territorio efficacemente. Tuttavia se l’intento del legislatore di regolarizzazione dei piccoli abusi sarà centrato, l’importo di tali introiti potrebbe essere di svariate centinaia di milioni di euro. In conclusione ci si chiede, infine, se le disposizioni normative qui brevemente illustrate si rileveranno veramente efficaci e potranno venire incontro alle reali esigenze dei cittadini. È legittimo dubitarne. Forse sarebbe stato meglio agire più in chiave di semplificazione dei procedimenti. Inoltre un ulteriore riflessione è che forse in un Paese come il nostro in cui gli abusi edilizi ed i condoni sono stati assai diffusi negli anni passati, una legge siffatta non possa contribuire a far passare, piuttosto, un messaggio sbagliato, secondo cui gli abusi edilizi sono sempre sanabili. Sicuramente da seguire sarà, infine, la prevedibile bagarre degli emendamenti al ‘decreto salva casa’ (Dl 69/2024) che è iniziata l’11 giugno in commissione Ambiente della Camera.

13 giugno 2024
La Repubblica